Voglio discostarmi un attimo dal discorso del poker ed affrontare più direttamente il discorso legato al gioco più in generale e le tragedie ad esso, spesso, seguite.
Ne è infatti, piena la cronaca di vicende partite bene a finite in malora, pansate ad esempio alle centinaia di persone che si sono rovinate al videopoker illuse da vittorie sporadiche, ma in questo caso mi riferisco proprio a quelle storie dove il protagonista o i protagonisti sono riusciti nell’ impresa impossibile, tipo indovinare la combinazione dei numeri del lotto o grattare il gratta&vinci giusto, ecc…, divenendo milionari per poi vedersi schiacciare dai soldi, dagli eccessi e dalle paure con epiloghi tragici. Sentite ad esempio cosa è accaduto a Michael Carroll nel 2002.
Era uno spazzino del regno unito che un bel giorno ha svoltato la sua vita indovinando i numeri del lotto, portandosi a casa la bellezza di 11 milioni e mezzo di euro. Aveva 19 anni e come tutti i ragazzini era anche una testa di ca**o. E’ riuscito nell’ impresa di sperperare tutto il suo patrimonio in meno di 8 anni ed è ritornato più povero di prima. Ora vi spiego come, ma prima mi viene da chiedermi se avesse avuto dei genitori dietro, che in qualche modo potevano aiutarlo, ma a quanto pare no. Allora, per prima cosa comprò una reggia da 300.000 sterline e spese 400.000 sterline per arredarla, poi comprò decine e decine di automobili di lusso, centinaia di gioielli e pietre preziose che indossava come il peggior tamarro rapper di colore, poi iniziò a dare party a base di coca, trans e escort invitando centinaia di sconosciuti dando fuoco alle sue vetture che aveva nel giardino solo per divertimento.
Aggiungiamo a tutto questo i soldi spesi per la dipendenza dalle droghe, pare che fumasse 3.000 euro al giorno di crack e le centinaia di multe accumulate per le sue guide in stato di ebrezza ed eccesso di velocità. Ecco, come Michael lo spazzino sia tornato in men che non si dica a fare il suo vecchio lavoro ma con l’ aggravante di essere oramai stordito e ingrassato a dismisura dagli eccessi alla giovanissima età di 27 anni. Che brutta fine, ma non era meglio giocare a bingo online?
Ma clamorosi sono anche altri esempi, tipo quella di due fratelli scozzesi che avevano giocato un biglietto in 2 della lotteria, vincendo svariati milioni. Si scoprì in seguito che uno di loro aveva assoldato un killer per uccidere il fratello.
Oppure che dire di un altro tizio che scoprendo di aver vinto era morto d’ infarto?
Insomma, la cronaca è davvero satura di questi eventi e anche in Italia se ne sono verificati numerosi, legato soprattutto al fatto di dividere la vincita con il proprio coniuge.
Chiudo con la storia di Ibi Roncaioli che nel ’91 vinse 5 milioni di dollari negli Usa, ma si fece prendere da una strana malattia del gioco e sperperò tutti i soldi rigiocandoli nel gioco d’ azzardo. Il marito non gli perdonò mai tale gesto e la avvelenò nel sonno. Noen le sarebbe convenuto darsi al baccarat online magari?
Insomma, quello che ne esce è un importante insegnamento: quando si è delle teste di ca**o spesso non si ha la possibilità di essere effettivamente se stessi e quindi si finisce per sopprimere la vera natura che alla prima occasione viene fuori regalandoci tanta merda. Diffidate da chi nella vita è stato “costretto” a scegliere, perchè non sarà mai se stesso. Chi invece ha avuto la fortuna di scegliere e chi può farlo, allora è naturale che sia se stesso.